Sciatalgia o dolore alla sciatica: come riconoscerla e trattarla
La sciatalgia è una condizione dolorosa molto diffusa.
Il termine sciatalgia, o più comunemente detta “sciatica”, si riferisce al dolore che si irradia lungo il nervo sciatico, che si estende dalla parte bassa della schiena attraverso i fianchi e i glutei, fino a ciascuna gamba.
Questo dolore può variare da un lieve disagio a un dolore davvero debilitante, sconvolgendo la qualità della vita di chi ne soffre.
In questo articolo, esploreremo i sintomi della sciatica, le cause, i rimedi e come l’osteopatia può aiutare a gestire questo disturbo.
La sciatica: sintomi, cause ed epidemiologia
Sintomi della sciatica
I sintomi della sciatica possono variare notevolmente in termini di intensità e durata. I più comuni includono:
– Dolore costante nella zona lombare bassa/sacrale, glutea e/o lungo la parte posteriore di un arto inferiore.
– Dolore che peggiora quando si sta seduti o fermi nella stessa posizione.
– Sensazione di bruciore o parestesie (formicolio) lungo la gamba interessata.
– Senso di debolezza o difficoltà a muovere la gamba e/o il piede.
– Dolore acuto che limita i movimenti nei cambi di posizione o durante il cammino.
Cause della sciatica
La sciatalgia è causata da una compressione del nervo sciatico, che può derivare da diverse condizioni, tra cui:
– Ernia del disco, che è una delle cause più comuni.
– Stenosi spinale, quindi un restringimento del canale spinale può comprimere il nervo sciatico.
– Spondilolistesi, cioè lo scivolamento vertebrale
– Sindrome del piriforme, che coinvolge appunto il muscolo piriforme contratto o in spasmo portando a comprimere il nervo sciatico che vi passa vicino.
– Trauma, inteso come un infortunio alla colonna vertebrale o ai muscoli circostanti.
Epidemiologia della sciatica
La sciatica si riscontra in persone di tutte le età, con maggiore frequenza negli adulti tra i 30 e i 50 anni. I fattori di rischio includono l’età avanzata, lavori fisicamente impegnativi o, all’opposto, stile di vita molto sedentario, posture inefficaci mantenute per molto tempo.
Rimedi per la sciatica: possibili soluzioni
La gestione della sciatalgia è un argomento molto ampio e complesso che si presta a numerose interpretazioni spesso fatte di luoghi comuni o rimedi cosiddetti “della nonna”.
È letteralmente impossibile parlare di un singolo rimedio, terapia, farmaco, esercizio o metodo che possa dirsi universalmente efficace.
Bisogna partire da un’attenta valutazione dei sintomi e del portatore di questi sintomi. Abbinando questo ai fattori di rischio che abbiamo accennato poco sopra, si capisce che le possibilità sono davvero tante.
Di sicuro il riposo assoluto è sconsigliato, tranne nell’immediata manifestazione della fase acuta (quindi i primi 2-3 giorni massimo) e tranne in caso di diagnosi medica di danni o patologie gravi che rendono il movimento controindicato.
La terapia farmacologica solitamente qualche risultato lo può portare, ma anche in questo caso non è mai tutto così lineare come possa sembrare.
Basti pensare che in tantissimi casi un episodio serio di sciatalgia può durare fino a 3 o addirittura 6 mesi prima di risolversi completamente.
In situazioni del genere bisogna chiaramente gestire l’oggettiva difficoltà derivante dal declino della qualità della vita e per quanto possibile, approcciare progressivamente il movimento in modo da tornare al più presto ad essere autonomi.
L’approccio chirurgico, valutato dallo specialista dopo adeguati accertamenti, rappresenta la scelta estrema in caso di patologie gravi o avanzate, e dopo il fallimento del trattamento conservativo.
È doveroso chiarire che in alcuni casi l’episodio acuto si allevia autonomamente con il tempo, ma anche qui è giusto fare prima opportuni controlli.
In qualsiasi caso, una volta gestita la fase acuta, e accompagnata la fase immediatamente successiva, bisogna sicuramente approcciare gradualmente l’attività fisica per guadagnare la fiducia persa con l’apprensione per il dolore al movimento e per prevenire ulteriori episodi futuri.
L’osteopatia e la sciatica: come l’osteopata può aiutare
La terapia osteopatica nel trattamento della sciatica
Come già accennato in altri articoli, L’osteopatia si concentra sul trattamento manuale delle disfunzioni muscoloscheletriche.
Gli osteopati utilizzano varie tecniche per controllare il dolore e facilitare la funzione muscolare e fasciale. Nel caso della sciatica, un osteopata sicuramente deve fare una valutazione completa del caso, per studiare la presenza o meno di problemi non di competenza e soprattutto individuare eventuali disfunzioni a livello di funzione muscolo-articolare o posturale.
Dopo questo fondamentale passo, il trattamento manipolativo osteopatico è sempre adattato al soggetto a cui è somministrato, tenendo conto delle evidenze più forti legate al tipo di tecnica utilizzata, al contesto in cui si svolge il trattamento e ovviamente a quanto concordato con il/la paziente.
Come accennato nel paragrafo precedente, la gestione di lungo termine di certi disturbi passa dalla prevenzione tramite il trattamento manuale, tramite l’esercizio fisico moderato e alla gestione ergonomica e posturale del corpo per evitare eventi avversi nella quotidianità.
Come già detto nel corso di questo articolo, la sciatalgia è un disturbo doloroso e debilitante, ma con il giusto approccio può essere gestita efficacemente. I rimedi esistono e le possibilità per accompagnare il decorso di questo problema sono tante. Bisogna quindi fare tanta prevenzione e in caso di episodio acuto, gestire ogni fase con disciplina e precisione per garantire un decorso più breve e meno doloroso possibile.