Domande frequenti? Eccole.

CREMONA: via Buoso da Dovara, 55 – 26100, Cremona
CREMA: via Capergnanica, 3r – 26013, Crema
LODI: via Toscana, 67/69 – 26854, Muzza di Cornegliano Laudense, Lodi

Dopo la prenotazione, di solito il giorno precedente alla valutazione, riceverai un promemoria con tutte le informazioni e le indicazioni su come raggiungere lo studio.

Accetto pagamenti con banconote, POS, bonifico bancario, Satispay e PayPal.

La durata di una vista è molto variabile, in quanto ogni seduta prevede dei passaggi da seguire e ognuna di queste fasi può richiedere tempi diversi. Si può dire che la valutazione osteopatica possa durare circa 30/40 minuti dove si raccolgono le informazioni per stabilire il percorso da seguire. Una seduta di trattamento osteopatico invece è anch'essa molto variabile. A volte si riesce a fare tutto in mezz'ora, a volte anche un'ora, in base a tanti aspetti diversi legati alla persona e al motivo del consulto. Per organizzarsi in termini di tempo e conciliare i propri impegni personali, consiglierei di tenere circa almeno 45 minuti per seduta.
La fattura del trattamento osteopatico non è scaricabile tramite il Sistema Sanitario Nazionale se non con altre diciture e/o con una prestazione medica o di altri professionisti sanitari appartenenti all'albo nazionale. In questo senso la fine del percorso che porterà alla definitiva regolamentazione in materia dovrebbe portare ulteriori novità a riguardo anche per le prestazioni erogate da professionisti che sono esclusivamente osteopati.
L’osteopata valuta e tratta le disfunzioni somatiche, definite come aree del corpo che con il loro funzionamento non fisiologico generano una cascata di eventi che potenzialmente portano a disturbi di vario genere. Senza cadere nell’esoterico, l’intervento manuale osteopatico agisce sulla percezione e sulla gestione del dolore, sulla prevenzione e sul mantenimento dello stato di salute. Le tecniche manuali somministrate non sono invasive e vengono misurate in base alla condizione del paziente.
Non c’è un abbigliamento specifico consigliato. È importante che tu sia comodo/a e che tu ti senta a tuo agio visto che potrebbe essere necessario togliere qualche indumento almeno per la valutazione.
SI, per il giorno della valutazione osteopatica sono sicuramente utili i referti legati al motivo del consulto. In ogni caso puoi portare tutti i documenti che ritieni utili per la valutazione. Chiaramente più dati e informazioni si mettono insieme durante la valutazione, più facile sarà delineare la strada da prendere per gestire il problema.
I minorenni devono essere accompagnati per la gestione burocratica della presa in carico. Diversamente la scelta è libera. In generale consiglio di non affollare mai troppo lo studio, più che altro per una garantire una visita tranquilla e una buona gestione degli spazi.
Certo! Lo scopo della valutazione è proprio quello di individuare la strada migliore per gestire il motivo del consulto e definire l’indicazione al trattamento osteopatico.

Il costo della seduta è di € 60,00. Per ulteriori informazioni sui costi del trattamento osteopatico CLICCA QUI per scrivermi.

Non esistono risposte giuste, né universalmente valide visto che si tratta sempre di situazioni molto soggettive. In generale, dopo la valutazione si procede con le sedute di trattamento e le prime due sono sicuramente più ravvicinate, per avere subito un feedback ed eventualmente perfezionare alcuni aspetti del percorso. A mano a mano che il problema si risolve e il paziente è autonomo nel gestire, interpretare e prevenire il dolore, è giusto spostare l’orizzonte temporale più lontano fino ad un follow-up con sedute di controllo o trattamenti al bisogno. Personalmente consiglio sempre un follow-up almeno semestrale anche solo per valutare lo stato di salute e prevenire eventuali disturbi.
Le visite si svolgono sempre su appuntamento! In genere mi trovo lunedì a CREMA, martedì, mercoledì e giovedì a CREMONA e il venerdì a LODI. Il sabato ricevo, sempre su appuntamento, ma con variazioni di settimana in settimana in base alle esigenze.

Differenza tra…

L’osteopata è un professionista sanitario in corso di riconoscimento, che svolge interventi a scopo preventivo per il mantenimento dello stato di salute. L’osteopata si avvale principalmente di tecniche manuali non invasive. Il fisioterapista è un professionista sanitario che esegue trattamenti riabilitativi su patologie e in fase post-chirurgica. Per fare questo il fisioterapista si avvale di esercizio terapeutico, tecniche manuali e terapie strumentali.
La principale differenza tra le due professioni sta nella filosofia di trattamento, dettate dai fondatori Andrew Taylor Still per l’osteopatia e Daniel David Palmer per la chiropratica. Se da un lato la filosofia osteopatica si fonda su un approccio globale di trattamento e integrazione dei sistemi del corpo tramite il rapporto struttura-funzione, la chiropratica parte dal concetto che correggendo le disfunzioni sulla colonna vertebrale si otterrà una correzione dei disturbi a livello periferico. In comune c’è la condivisione di un ampio bagaglio di cultura del trattamento manuale che viene condiviso da tantissime altre professioni della salute.

Cosa posso fare se…

Quando si parla di salute, si parla prima di tutto di soggettività dell’individuo, specialmente in ambiti come il trattamento manuale. Ci sono talmente tante variabili in campo che risulta difficile se non impossibile controllarle tutte. Può capitare che ci si sottoponga ad un trattamento senza successo, ma non sta a me giudicare l’operato degli altri professionisti visto che lo trovo poco etico e poco professionale. È giusto parlarne durante la valutazione osteopatica anche solo per confrontarsi e chiarire alcuni dubbi o aspetti tecnici legati alle proprie esperienze precedenti.
PARLARE! È importante chiarire che il protagonista del trattamento osteopatico non sono io, ma la persona che si rivolge a me. Ho l’abitudine di parlare di tutte le possibili implicazioni di un percorso e delle variabili in gioco. Chiaramente è impossibile avere controllo su tutto, ma una buona comunicazione è fondamentale per la buona riuscita del percorso. Quindi mi aspetto che tu ti senta libero/a di parlarmi con feedback continui della tua esperienza di trattamento, in modo da poter valorizzarla e proseguirla insieme verso il miglior risultato possibile. Dal lato pratico, è difficile risolvere dalla sera alla mattina disturbi che durano da anni. Quindi smettere un percorso iniziato dopo la prima seduta non è necessariamente la strada migliore.
Può capitare, e il mio impegno è quello di venire incontro alle esigenze di tutti. Se sopraggiunge un impegno che non si può rimandare e che risulta prioritario rispetto al tuo stato di salute ti chiedo di contattarmi almeno 24h prima dell’appuntamento fissato. Questo serve anche a me per poterti fissare tempestivamente una nuova seduta, gestire l’agenda e la lista d’attesa nel rispetto di altre persone che vogliono sfruttare una certa fascia oraria. Il mancato avviso entro 24h comporta l’addebito dell’intero costo della seduta.
Anche qui, PARLARE! Chiedo sempre riscontri immediati sullo svolgimento della visita, per avere un'idea di come stia andando e per mettermi in discussione. Mi aspetto quindi che ci sia un dialogo costruttivo, trasparente e rispettoso.

Altre informazioni

Il miglior modo per avere un una buona qualità della vita nel medio-lungo termine è basarsi su pilastri come uno stile di vita attivo che preveda attività fisica moderata consistente nel tempo, una buona qualità del sonno, un piano alimentare adeguato e un buon stato di salute mentale. Tutte cose apparentemente ovvie e forse un po' generiche, certo, ma che dopo una gestione nel breve termine di qualsiasi disturbo rappresentano i cardini della vita di ognuno di noi e che vanno coltivate nel tempo. Il trattamento osteopatico nel medio-lungo termine riveste un ruolo preventivo per valutare lo stato di salute e gestire aspetti disfunzionali che nel tempo possono portare ad avere qualche disturbo.
Certo! L'approccio cambia, ma il principio è sempre quello di valutare lo stato di salute, prevenire e gestire il dolore quando presente in maniera non invasiva e garantire alla gestante un percorso sereno.
Certo! In generale il trattamento manuale è una pratica sicura. Come ogni cosa ha le sue indicazioni e le sue controindicazioni, ma se dosato correttamente nel contesto giusto è sempre un elemento di aiuto per la prevenzione e la gestione di moltissimi disturbi muscolo-scheletrici.
La risposta a questa domanda è molto individuale perchè molto dipende dal soggetto in questione, dal suo stato di salute e dal motivo del consulto. Di sicuro, è buona prassi evitare pasti abbondanti prima del trattamento per evitare eventuale disagio durante il movimento. In alcuni casi che vanno valutati sul posto, dopo la visita sconsiglio di praticare attività fisica intensa.
La formazione in osteopatia è sempre stata composta da un percorso di 5-6 anni ed è sempre stata privata quindi svolta da istituti che erogano Diplomi in Osteopatia (D.O.) che in molti casi sono supportati da università estere specialmente inglesi o francesi. Con la riforma del 2018 è stata individuata la professione sanitaria dell'osteopata con l'inizio del percorso di regolamentazione che è ancora in fase di svolgimento. Ad oggi questo percorso è arrivato all'istituzione dei corsi universitari nazionali che formeranno i futuri osteopati nelle università italiane in percorsi triennali.
La risposta migliore è.. dipende! Le variabili sono tante trattandosi di trattamenti manuali e soprattutto è importante considerare le condizioni di partenza di chi si rivolge ad un osteopata. La valutazione osteopatica è probabilmente la fase più importante anche se agli occhi di usufruisce del servizio sempbri sempre meno rilevante visto che non si passa subito all'azione. Essa serve proprio a studiare il punto di partenza con una approfondita raccolta dati, per poi stabilire insieme gli obiettivi e le tempistiche del trattamento. Affrettare questa fase di solito non è mai utile. Si può dire che 4-5 sedute nel tempo sono un tempo ragionevole per avere delle buone risposte. La frequenza delle sedute varia in tanti aspetti come ad esempio per disturbi acuti e di nuova insorgenza rispetto a disturbi già strutturati e di lungo corso.
Mi aspetto prima di tutto rispetto nei confronti della mia professionalità. Mi aspetto trasparenza nel raccontare la propria situazione. Questo significa che in generale, se si va dall'osteopata bisogna andarci consapevoli di voler farsi aiutare. Questo però può comportare di mettere in discussione le proprie credenze e convinzioni, e a volte di dover ridimensionare le proprie aspettative. Ciò significa che non si vada ad ordinare un trattamento aspettandosi di ricevere in risposta quello che ci si vuole sentir dire. Il percorso lo si stabilisce insieme, ma con fiducia reciproca. Senza questi presupposti tanto vale non iniziare nemmeno la valutazione.
NO. Questa risposta netta è legata ai fatti più che all'esperienza personale. Ogni disturbo ha delle sue cause sottostanti e per quanto ognuno di noi (giustamente!) non veda l'ora di levarsi di torno un problema, spesso capita di dover avere pazienza. Questo non è facile soprattutto per chi convive con un problema da tanto tempo e ha già provato tante strade. Quindi proprio nel rispetto di questa complessità non è giusto forzare i tempi o aspettarsi miracoli istantanei. Certamente i miglioramenti immediati in alcuni casi possono arrivare, e sicuramente non guastano!