Dolore all’osso sacro: cause, rimedi e come intervenire

Il dolore sacrale colpisce appunto l’osso sacro, ovvero quell’osso situato tra le due ali del bacino, inferiormente all’ultima vertebra lombare (denominata L5), e sopra al coccige, che si può definire come la “coda” terminale della colonna vertebrale.
Per la posizione in cui si trova questa parte ossea, il dolore può essere estremamente limitante in numerose funzioni sia statiche, come stare seduti, fermi o in piedi, oppure dinamiche, come accade nell’esercizio fisico e durante varie mansioni tipo spostare pesi.

Cause del dolore sacrale: quali sono e come riconoscerle

I primi fattori da indagare tra le cause dei dolori sacrali sono i traumi: è molto frequente subire una caduta sull’osso sacro in tante situazioni diverse, come scivolare per strada o in casa, durante l’attività fisica, sul posto di lavoro. In questi casi è fondamentale valutare tramite accertamenti medici (solitamente con una radiografia) la presenza o meno di fratture, per poter gestire correttamente il percorso di guarigione ed evitare di trascinare i problemi, dando all’osso il giusto tempo per ripararsi.
La postura è un aspetto importante di tantissimi dolori, e come sempre ha bisogno di essere contestualizzata. La tensione lungo tutta la parte articolare della colonna è legata sicuramente a fattori come il peso corporeo, i fattori occupazionali come le professioni molto sedentarie o molto esigenti fisicamente, e la sedentarietà nella sua accezione di assenza di movimento a livello ricreativo.
Proseguendo con i problemi articolari, condizioni come una protrusione, ernie o discopatie in generale nella zona lombare medio-bassa possono provocare un dolore irradiato a livello dell’osso sacro centrale e laterale per poi spostarsi nella zona glutea.
Altri aspetti meno diretti possono riguardare dolori riflessi da disturbi della sfera addominale e pelvica che vanno comunque indagati attentamente ed esclusi in fase di valutazione.
Per concludere questo breve elenco generale, non bisogna dimenticare alcune patologie come l’artrite, la sacroileite e altre patologie reumatiche che infiammano le articolazioni sacro-iliache dando dolori diffusi a livello locale e irradiando nell’area pelvica.

Sintomi del dolore sacrale: dall’infiammazione alla rigidità

I sintomi sono evidentemente subordinati alla causa e valutare il dolore non è mai facile vista la soggettività dell’esperienza. Si può valutare il contesto tramite la tipologia di dolore (acuto, pungente, bruciante), la sua localizzazione (un punto preciso, un’area definita o che si irradia anche nell’area pelvica e negli arti inferiori). La rigidità e la limitazione nel movimento poi sono sintomi comuni, spesso avvengono al mattino e/o dopo lunghi periodi di inattività.
Talvolta, come accennato sopra, anche stare fermi in una posizione mantenuta può aumentare il carico articolare, riconducendo il dolore al tratto sacrale.

Dolore all’osso sacro: una attenta valutazione attraverso l’osteopatia

La valutazione del dolore all’osso sacro passa dall’inquadramento del dolore e della sua origine. Lo studio globale del corpo serve ad escludere alcuni disturbi e indirizzare eventuali approfondimenti medici, quando necessari. Per citare alcuni esempi, nei paragrafi precedenti si è parlato di traumi, situazione in cui tante volte occorre appunto svolgere almeno una radiografia, o di malattie reumatiche/infiammatorie che portano l’attenzione su alcuni valori negli esami del sangue. Ad ogni modo, tutto questo lavoro va svolto tramite le figure medico-specialistiche del caso.
Come spesso accade, soprattutto quando la componente “posturale” risulti predominante, la valutazione osteopatica si lega all’individuazione delle aree disfunzionali legate non solo alla parte sacrale, ma anche a tutta l’area addomino-pelvica, quindi del bacino e degli arti inferiori. Questo tipo di approccio consente di focalizzarsi non solo sul sintomo e sul dolore locale, ma anche sugli aspetti che concorrono alla loro insorgenza.

Trattamento osteopatico per il dolore sacrale: un ottimo alleato per il tuo benessere

Quando indicato, il trattamento osteopatico per il dolore all’osso sacro si basa su una combinazione di tecniche manuali, volte a ridurre il dolore e gestire la qualità del movimento. Si passa dalla mobilizzazione articolare dolce, fino alla manipolazione vertebrale. Tutte queste tecniche mirano, in maniera diversa a gestire, a livello locale e a livello periferico, tutto l’aspetto legato alla tensione muscolare e legamentosa. Una grande importanza è rivestita dal concetto di mobilità dell’articolazione, spesso interpretata erroneamente. Durante tanti trattamenti, la percezione è quella del movimento a livello locale, ma è importante ricordare con il reale spostamento sia nell’ordine dei millimetri, talvolta anche meno. Questa sensazione di mobilizzazione a livello locale, che si può percepire anche a livello vertebrale durante tante tecniche manipolative, contribuisce a gestire la tensione muscolare e legamentosa nel breve-medio termine, alla gestione del dolore e serve a favorire il recupero funzionale.
Gli aspetti legati alla prevenzione dipendono ovviamente dal tipo di sacralgia che stiamo inquadrando. Ovviamente in occasione di un trauma, tanto si lega alla casualità dell’evento. Nell’ambito delle malattie infiammatorie, imparare a conoscere la propria malattia, tramite gli approfondimenti e le terapie proposte dal/la reumatologo/a, può essere un ottimo inizio per monitorare i cambiamenti della qualità della propria vita.
Nell’ambito strettamente posturale è chiaro che l’attività fisica rivesta un ruolo importante, soprattutto nei soggetti sottoposti a professioni estremamente sedentarie, oppure al contrario estremamente gravose fisicamente. Un’adeguata preparazione fisica deve poter svagare e rinforzare, mentre una buona gestione dell’ergonomia professionale deve predisporre alla gestione di questo e tantissimi altri dolori come visto negli altri approfondimenti.

Per concludere questo breve accenno ai dolori sacrali si può riassumere che l’inquadramento del disturbo è sempre fondamentale. Il trattamento che ne consegue passa chiaramente dalla valutazione effettuata.
Il dolore sacrale si può fraintendere facilmente, associandolo a disturbi più comunemente conosciuti come la sciatalgia.
Di grande importanza riveste quindi lo studio approfondito del professionista di primo contatto, che può aiutare a conoscere meglio la situazione.
Il ruolo preventivo del trattamento osteopatico in questo senso è forte, senza mai dimenticare il ruolo di un altro grande pilastro della salute come l’attività fisica moderata e regolare

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