Dolore all’avambraccio: possibili cause e rimedi
L’avambraccio è l’area dell’arto superiore che si trova tra mano e gomito. È un’area che, dando origine ai muscoli che gestiscono i movimenti del polso, e quindi risulta enormemente coinvolta in tutte quelle mansioni che implicano un lavoro manuale. Il dolore all’avambraccio può essere dato da molti fattori e di seguito vedremo quali.
Dolore all’avambraccio: ecco le cause principali
Le cause più comuni sono le lesioni da sovraccarico come le tendiniti, causate spesso da movimenti ripetuti. Ne sono da esempio tanti lavori manuali, o hobby come suonare alcuni strumenti musicali, o tanti sport se praticati in maniera non controllata.
La sindrome del tunnel carpale è un altro esempio dei dolori all’avambraccio anche se più legato alla zona del polso con la compressione del nervo mediano al suo interno, e che causa intorpidimento e dolore.
L’epicondilite laterale, o gomito del tennista, di cui abbiamo già parlato in questo articolo, è l’infiammazione dei tendini di inserzione degli estensori del polso portando a dolore lungo l’avambraccio fino a polso e mano, creando difficoltà per esempio anche a stringere oggetti.
Quali sono i sintomi del dolore all’avambraccio?
È ovvio che i sintomi variano molto in base alla causa sottostante. Il dolore può essere acuto in occasione per esempio di un trauma diretto, oppure di sindrome compartimentale quando un muscolo che viene leso genera un gonfiore il quale compromette il flusso di sangue nelle zone limitrofe. Quest’ultima è una emergenza medica e come tale bisogna richiedere un intervento medico immediato.
Altri sintomi, come nel caso del tunnel carpale e dell’epicondilite il dolore si può irradiare lungo avambraccio, polso e gomito. Presentazioni come l’intorpidimento, la debolezza e il formicolio sono tipiche del coinvolgimento nervoso, come appunto succede nella sindrome del tunnel carpale.
Come diagnosticare il dolore all’avambraccio
Per valutare correttamente il dolore dell’avambraccio si fa come sempre una valutazione clinica dettagliata, che comprende la storia dell’origine del dolore, le abitudini, eventuali condizioni cliniche pregresse, e a seguire un esame fisico. Gli specialisti di solito ricorrono a esami diagnostici come radiografia, elettromiografia, ecografia e risonanza magnetica in base al tipo di tessuto da indagare e alla patologia da inquadrare, con l’obiettivo di individuare la causa esatta del dolore.
Trattamento del dolore all’avambraccio
In generale, a meno di situazioni già avanzate, l’approccio conservativo rappresenta la prima scelta, prediligendo riposo attivo e passivo, terapia farmacologica, infiltrativa e strumentale.
Spesso si ricorre temporaneamente all’uso di tutori di diverso tipo per tutelare la stabilità articolare durante le varie funzioni in cui è coinvolto l’avambraccio assieme a gomito e polso, al fine di delegare allo stesso ausilio alcune mansioni che di solito competono a quest’area.
In situazioni estreme come nel caso di danni importanti a livello di tendini e periostio nell’epicondilite, si ricorre al trattamento chirurgico, ma di solito è un caso estremo. Nel caso della sindrome del tunnel carpale quando lo scorrimento del sopracitato nervo mediano è compromesso anche qui si ricorre ad una procedura chirurgica.
Quindi, che posto ha il trattamento osteopatico in tutto questo?
Come ormai sarà chiaro da altri argomenti trattati in precedenza, il trattamento osteopatico non cura lesioni di continuità, quindi non si promettono mai dei miracoli. Il ruolo della terapia manuale osteopatica, quando indicata, è legato ad un movimento efficace di quest’area insieme a gomito e polso di cui fa da ponte.
La mobilizzazione dell’intero arto passa da un buon rapporto della rotazione di radio e ulna e dei tessuti circostanti e da un movimento confortevole del polso. Il trattamento solitamente si focalizza sul trattamento dolce dei tessuti molli (muscoli e fascia) abbinandolo a tecniche articolatorie lungo tutto l’arto fino in cervicale, per fare in modo che la mobilità generale sia ottimale e mantenuta e che l’area di scorrimento dei nervi coinvolti sia meno dolorante. Si può dire che in base al disturbo si cerchi di lavorare sia localmente che in maniera più macroscopica.
Come prevenire il dolore all’avambraccio
La prevenzione è un argomento vastissimo e molto legato alle abitudini di ognuno. Con molto senso pratico si può pensare che una buona gestione del riposo durante attività logoranti (quando possibile) e un buon condizionamento fisico e muscolare siano già un ottimo punto di partenza. È ovvio che nel lungo termine, mansioni manuali ripetitive inevitabilmente rischiano di diventare logoranti. L’approccio osteopatico lavora anche in questo senso, in modo da individuare eventuali carenze nella fisiologia articolare e guidare nella prevenzione di dolori e disturbi futuri prima che diventino problematici.
Per concludere, l’avambraccio risulta importante come zona di ponte muscolare, articolare e nervosa per la gestione dello sforzo di mano, gomito e braccio. Un uso improprio o eccessivo di questa muscolatura apre la possibilità a tanti disturbi diversi. I soggetti coinvolti sono numerosissimi vista la grande quantità di sport, hobby, professioni e mansioni in cui viene implicato l’uso dell’arto superiore. È vero però che la prevenzione è più che possibile, e l’osteopata ha il ruolo di vigilare sulla buona riuscita della stessa, aiutando e accompagnando l’equilibrio muscolare e articolare.