Dolore al gomito: che cos’è, sintomi e rimedi
Il dolore al gomito spesso si associa automaticamente a quello che viene definito il “gomito del tennista”, e in genere non è poi così sbagliato, ma come vedremo in questo articolo, il gomito può creare disturbi per molti altri motivi. Ѐ doveroso ricordare che persone di tutte le età e stili di vita possono essere coinvolti. Le cause sono molteplici, come lesioni acute, traumi ripetuti, malattie infiammatorie o degenerative. In base alla gravità della situazione i sintomi possono variare da lievi fastidi a dolori acuti limitando vistosamente la funzione del braccio. Come sempre è essenziale prima di tutto individuare una causa scatenante per poter migliorare la gestione del dolore, limitare l’insorgenza e prevenire le recidive.
Dolore al gomito: le cause
Di seguito un breve elenco dei disturbi principali che portano dolore al gomito:
- Epicondilite: termine generico per definire la condizione causata dal sovraccarico della muscolatura dell’avambraccio che si inserisce sul gomito. Si definisce l’epicondilite mediale o epitrocleite, detta in gergo “gomito del golfista” che coinvolge principalmente i flessori del polso mentre l’epicondilite laterale, chiamata anche “gomito del tennista”, riguarda i muscoli estensori del polso. Il dolore coinvolge spesso tutto l’avambraccio fino a rendere complesso, nei casi più importanti, movimenti banali della mano come aprire una bottiglia o girare una maniglia della porta.
- Borsite Olecranica: è un’infiammazione che può risultare molto dolorosa della borsa, una piccola sacca di liquido che assiste lo scorrimento dei tessuti, in prossimità dell’olecrano (l’osso sporgente del gomito dietro il braccio, per intenderci).
– Artrite: alcune malattie infiammatorie o reumatiche, come per esempio l’artrite reumatoide che l’osteoartrite, possono causare dolore e rigidità dell’articolazione del gomito. - Fratture: si tratta di lesioni acute di natura perlopiù traumatica, che portano a dolore intenso e che necessitano di attenzione medica immediata.
Al di là degli eventi traumatici e delle situazioni patologiche, bisogna riconoscere come attività ripetitive (e.g. lavori manuali e fisici), hobby (e.g. bricolage, sport e suonare alcuni strumenti musicali) possano predisporre nel lungo termine all’insorgenza di certi disturbi come infatti accade piuttosto frequentemente per epicondilite laterale e mediale.
Come valutare il dolore al gomito
La valutazione del dolore al gomito inizia con una dettagliata raccolta di informazioni e un esame fisico.
Gli esami strumentali che vengono prescritti dal curante o dallo specialista, quando necessario, in genere sono radiografie, risonanze magnetiche (RMN) o ecografie, che servono a più livelli i vari tessuti delle strutture del gomito che si sospetta che abbiano bisogno di più attenzione per inquadrare meglio i disturbi elencati nel paragrafo precedente.
Trattamento osteopatico per il dolore al gomito
L’osteopatia, come già accennato in altri approfondimenti, si concentra sulla terapia fisica mediante tecniche manuali a livello del sistema muscolo-scheletrico. L’approccio osteopatico, quando indicato, può essere particolarmente efficace nel trattare il dolore al gomito, poiché mira a mantenere un equilibrio funzionale dell’articolazione e dei tessuti circostanti.
Tecniche osteopatiche per il dolore al gomito
L’osteopata utilizza varie tecniche, ognuna delle quali ha un suo contesto di applicazione, che rende il trattamento sempre molto soggettivo e individuale. Ricordiamo tra queste tecniche alcuni esempi.
– Tecniche Articolatorie, mobilizzazioni dolci che si focalizzano sulla mobilità dei piani di movimento di varie articolazioni.
– Tecniche ad Energia Muscolare, che coinvolgono attivamente lo sforzo muscolare.
– Rilascio Miofasciale, termine generico che definisce la mobilizzazione e il rilassamento del tessuto muscolare.
Come sempre, è doveroso ricordare che gli obiettivi del trattamento manipolativo osteopatico sono principalmente la gestione del dolore, il mantenimento e/o miglioramento della funzionalità neuro-muscolo-scheletrica, e la prevenzione sia del disturbo in questione, sia di eventuali episodi di recidiva, che nel caso dell’epicondilite per esempio sono statisticamente possibili.
Impossibile invece non citare il ruolo dell’esercizio che, nel caso del dolore al gomito e più nello specifico dell’epicondilite laterale e mediale, ha lo scopo di gestione della stabilità articolare e della forza muscolare per poter fare in maniera efficiente i vari sforzi richiesti.
Risulta quindi chiaro che il dolore al gomito possa avere un impatto negativo nella propria, in maniera proporzionale all’entità del danno e alla propria esperienza con il dolore. Riconoscere il ruolo delle varie attività che si svolgono nella giornata, come lavori usuranti, sport o suonare uno strumento musicale, permette di migliorare il processo legato alla prevenzione e alla gestione del dolore. Attraverso il trattamento osteopatico, si possono approcciare questi disturbi in maniera approfondita, per avere un quadro dettagliato sullo stato di salute e per focalizzarsi sul miglioramento generale della qualità della vita.